Mediazione familiare: un aiuto per risolvere i problemi

Quando le discussioni in famiglia diventano frequenti, tutti i componenti ne risentono influenzandosi reciprocamente. Se i litigi non vengono affrontati in modo efficace, il clima domestico diventa teso e, giorno dopo giorno, intollerabile. Ci sono diversi modi per gestire le discussioni familiari senza abbandonarsi alla negatività e alla rabbia. Uno di questi è la mediazione familiare, che aiuta la famiglia a gestire i problemi ritrovando la capacità di comunicare.

Cosa leggerò in questo articolo?

  • L’importanza di saper litigare
  • La mediazione familiare come aiuto per gestire le discussioni

L’importanza di saper litigare

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Questo vale soprattutto nella famiglia, sistema in continua evoluzione dove i componenti si influenzano costantemente e reciprocamente. Col tempo i sentimenti cambiano perchè i litigi, che sono inevitabili, a seconda di come sono vissuti trasformano l’amore. Possono rafforzare il legame oppure usurarlo. Ogni legame significativo che si interrompe lascia sempre un’eredità emotiva fatta di ricordi belli e brutti. Sta ai partner scegliere su quali soffermarsi.

Lavorare sulla comunicazione è importante soprattutto nei momenti di conflittualità. La comunicazione non rancorosa, infatti, permette di eliminare più facilmente la rabbia e i sentimenti negativi, aiutando i familiari a ripartire da se stessi e non contro l’altro.

C’eravamo tanto amati… la battaglia giudiziaria

A volte le battaglie nei tribunali possono ostacolare la buona ripresa dei legami familiari. Parlare dei problemi nelle aule giudiziarie, talvolta può facilitare l’insorgenza di sentimenti di rabbia e un rancore che il tempo difficilmente cancella. Inoltre, le soluzioni imposte potrebbero non rivelarsi stabili nel lungo periodo. Ad esempio, può succedere che le persone coinvolte nel conflitto familiare percepiscano la decisione giudiziaria come ingiusta perché:

  • non conoscendo il diritto di famiglia non capiscono i motivi del provvedimento giudiziario;
  • la decisione proviene dal giudice che è terzo ed estraneo alle dinamiche della relazione familiare.

C’eravamo tanto amati… l’accordo condiviso

Al contrario, le soluzioni condivise vengono accettate più facilmente perchè sono percepite dalle persone coinvolte come aderenti ai propri bisogni.

Uno dei vantaggi della mediazione familiare è quello di stimolare un dialogo rispettoso tra i familiari in conflitto, aiutandoli a sviluppare un approccio empatico verso l’altro. Con la mediazione familiare, infatti, i partner conservano la prima e l’ultima parola, decidendo insieme l’accordo migliore per il proprio futuro.

La mediazione familiare come aiuto per gestire le discussioni

Il procedimento di mediazione familiare segue regole informali per la risoluzione dei problemi e si basa sul rapporto di fiducia reciproca tra le parti coinvolte e il mediatore. Il professionista aiuta i familiari in conflitto a definire in prima persona i rispettivi spazi di libertà e la condivisione di quelli dei figli. Li supporta nel trovare una soluzione alle discussioni familiari che vada bene per tutti e favorisce la ripresa della comunicazione di coppia. Nel procedimento di mediazione, la comprensione delle emozioni riveste un’importanza centrale. Infatti, come abbiamo visto, spesso i litigi sono generati da bisogni insoddisfatti o inespressi che hanno bisogno di venire allo scoperto per operare un cambiamento.

Mediazione familiare: cosa fa il mediatore?

Il mediatore familiare è una professionista esperto nelle problematiche familiari che:

  • ascolta i bisogni e le esigenze dei familiari coinvolti nel conflitto;
  • aiuta la famiglia a gestire i conflitti e a comunicare in modo rispettoso;
  • si sofferma sugli aspetti giuridici e psicologici del disagio familiare;
  • stimola la comprensione nei momenti di rabbia cercando di ridurre le distanze emotive;
  • svolge gli incontri in modo da soddisfare prioritariamente l’interesse dei figli;
  • aiuta i familiari nella ricerca del migliore accordo;
  • aiuta i partner a riorganizzare la loro relazione giuridica e personale dopo la fine del legame sentimentale;
  • ascolta i problemi familiari aiutando le persone coinvolte nel conflitto a comunicare in modo funzionale. La comunicazione funzionale si realizza quando i partner riescono a esprimere i propri bisogni nel rapporto e le cause del proprio disagio emotivo trovando insieme la migliore soluzione al conflitto;
  • non decide e non giudica;
  • è tenuto al rispetto degli obblighi di imparzialità, integrità e riservatezza previsti dal Codice deontologico dell’Associazione di appartenenza.

Quando cominciare un percorso di mediazione familiare?

Sono tantissime le cause che possono portare a chiedere una mediazione familiare. Litigi frequenti, un’eventuale separazione, un divorzio, un lutto familiare, un tradimento, problemi con i figli o con i genitori. Il percorso di mediazione è strutturato in una serie di incontri. Il numero complessivo degli appuntamenti e i relativi costi dipendono dalla problematica da affrontare.

Il primo incontro informativo è gratuito e puoi richiederlo compilando il form di contatto. A livello statistico, i partner più frequentemente si rivolgono al mediatore familiare per trovare soluzioni condivise su:

  • affidamento dei figli;
  • calcolo dell’importo dell’assegno di contributo al mantenimento per sè o per i figli;
  • riparto delle spese straordinarie per i figli;
  • divisione delle proprietà familiari;
  • recupero della comunicazione di coppia.

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